Come avrete capito siamo anche genitori!
Per tale motivo non possiamo esimerci dal considerare che la casa dei nostri sogni sarà anche quella in cui vivranno i nostri figli (sempre se riusciremo a trasferirci prima che vadano all'università!!!)
Scherzi a parte occorre cominciare a pensare sin da subito alle problematiche da gestire in una casa con bambini.
L'esperienza che stiamo affrontando dove viviamo attualmente ci è di grande aiuto per capire quali potrebbero essere gli errori più comuni.
Innanzitutto devo dire che siamo stati previdenti nel programmare 2 camerette distinte anzichè una sola più grande (eppure ai tempi del progetto non avevamo la bimba in arrivo) perchè così maschietto e femminuccia potranno avere i loro spazi e la loro indipendenza fin da subito.
Inoltre a LIVELLO PROGETTUALE, proprio pensando ai figli abbiamo fatto alcune richieste ben precise tra cui: una cucina indipendente in cui possa mangiare tutta la famiglia e un doppio accesso allo studio (dove io lavoro) da salotto/ingresso e zona notte da una parte e cucina/sala da pranzo dall'altra, proprio per avere sempre sotto controllo tutta la casa anche mentre si lavora.
E' in progetto anche di alzare le balaustre della terrazza per ovvi motivi di sicurezza.
Fino ad ora ci siamo limitati all'ABC della casa a prova di bimbi, ma con le migliori intenzioni ci riserviamo di dedicare attenzioni a questo aspetto anche per quanto riguarda le altre scelte, perchè la casa non sia un museo, un'opera d'arte da esporre, ma il "nido" della famiglia!
venerdì 29 luglio 2011
martedì 26 luglio 2011
UN PASSO INDIETRO ... maledetto solaio!
Eccoci qua con la tristezza nel cuore (si fa per dire!)...
Dopo mille peripezie, consulti, test visivi, considerazioni, pareri, etc...siamo giunti ad una specie di conclusione che riguarda la questione "solaio".
Avevamo già anticipato che i tecnici avevano sollevato il discorso "resistenza", ebbene in questa settimana hanno lavorato, e parecchio.
Abbandonata l'idea della perizia tecnica con pressimetro (a loro parere troppo rischiosa per tentarla), abbiamo tolto parte del pavimento del bagno per ispezionare la parte sottostante e, con la disponibilità del vicino che ci ha mostrato dal suo fondaco la "tessitura" (se così si dice) del solaio, abbiamo avuto modo di vedere lo stato reale delle cose e....
... purtroppo sarà il caso di intervenire per stare più tranquilli...
A questo punto con un comune accordo (strano ma vero!) tra impresa e tecnici si è deciso di rinforzare il solaio con delle putrelle di ferro. Per ora non ci perdiamo in tecnicismi perchè siamo solo in fase decisionale, ma ci riproponiamo di approfondire il discorso non appena ne sapremo di più.
A questo punto urge un nostro sopralluogo sul posto e una ricca spiegazione (con tanto di disegnini) sul lavoro da fare... credo proprio che non ce la caveremo a buon mercato!
Dopo mille peripezie, consulti, test visivi, considerazioni, pareri, etc...siamo giunti ad una specie di conclusione che riguarda la questione "solaio".
Avevamo già anticipato che i tecnici avevano sollevato il discorso "resistenza", ebbene in questa settimana hanno lavorato, e parecchio.
Abbandonata l'idea della perizia tecnica con pressimetro (a loro parere troppo rischiosa per tentarla), abbiamo tolto parte del pavimento del bagno per ispezionare la parte sottostante e, con la disponibilità del vicino che ci ha mostrato dal suo fondaco la "tessitura" (se così si dice) del solaio, abbiamo avuto modo di vedere lo stato reale delle cose e....
... purtroppo sarà il caso di intervenire per stare più tranquilli...
A questo punto con un comune accordo (strano ma vero!) tra impresa e tecnici si è deciso di rinforzare il solaio con delle putrelle di ferro. Per ora non ci perdiamo in tecnicismi perchè siamo solo in fase decisionale, ma ci riproponiamo di approfondire il discorso non appena ne sapremo di più.
A questo punto urge un nostro sopralluogo sul posto e una ricca spiegazione (con tanto di disegnini) sul lavoro da fare... credo proprio che non ce la caveremo a buon mercato!
sabato 23 luglio 2011
ladies and gentlemen... LA TERRAZZA!
Vi presento la terrazza sul tetto, alla quale (almeno per ora) si accede dalle scale condominiali
purtroppo rimarrà in questo stato (cioè vuota) per molto tempo perchè ci riserviamo di completare prima l'appartamento e la terrazza sul piano.
Comunque la terrazza si estende su tutta la superficie del tetto (quindi circa 230mq) ma noi siamo proprietari di una parte (circa 120mq); una parte è condominiale e una piccola parte è del proprietario dell'appartamento sotto il nostro.
Il progetto iniziale prevedeva di costruire una scala interna che conducesse alla terrazza pprofittando dei lavori in casa, ma poi ci abbiamo ripensato per una serie di motivi:
purtroppo rimarrà in questo stato (cioè vuota) per molto tempo perchè ci riserviamo di completare prima l'appartamento e la terrazza sul piano.
Comunque la terrazza si estende su tutta la superficie del tetto (quindi circa 230mq) ma noi siamo proprietari di una parte (circa 120mq); una parte è condominiale e una piccola parte è del proprietario dell'appartamento sotto il nostro.
Il progetto iniziale prevedeva di costruire una scala interna che conducesse alla terrazza pprofittando dei lavori in casa, ma poi ci abbiamo ripensato per una serie di motivi:
- eravamo legati ad una determinata zoan della casa perchè la nostra porzione di terrazza corrisponde solo a metà appartamento
- il solaio proprio in quella parte ha una particolare costituzione che rendeva il lavoro non semplice
- non sappimo (almeno per ora) cosa ci piacerebbe realizzare in terrazza (visto che comunque ne abbiamo un'altra sul piano)
- ci piacerebbe, un domani diventare padroni esclusivi del tetto
venerdì 22 luglio 2011
IMPREVISTI... perizia sul solaio
Come vuole la tradizione, ad una buona notizia (la nuova finestra) ne segue sempre una "meno buona"...
Ragionando sui tecnicismi relativi alla sovrapposizione degli impianti di riscaldamento, pavimenti e quant'altro sul rivestimento esistente, sono sorti dei dubbi relativi alla "natura" del solaio che ci separa dall'appartamento al piano di sotto.
La palazzina è stata costruita una cinquantina di anni fa e non abbimao modo di sapere quanto resistenti siano i solai senza una perizia specifica.
In conclusione, per stare più tranquilli ci affideremo ad un tecnico specializzato che possa (attraverso un'indagine fatta con apposita apparecchiatura) stabilire se realizzare in tutta serenità il nostro progetto o alleggerirlo togliendo il pavimento esistente.
Guardando il lato positivo: qualora dovessimo rassegnarci a togliere il pavimento esistente (lavoro lungo, costoso e rognoso) almeno non dovremmo alzare le soglie delle porte/finestre, non avremmo più il gradino all'ingresso e potremmo contare su una maggiore altezza dei soffitti.
Magra consolazione....ma la sicurezza prima di tutto!!!
Ragionando sui tecnicismi relativi alla sovrapposizione degli impianti di riscaldamento, pavimenti e quant'altro sul rivestimento esistente, sono sorti dei dubbi relativi alla "natura" del solaio che ci separa dall'appartamento al piano di sotto.
La palazzina è stata costruita una cinquantina di anni fa e non abbimao modo di sapere quanto resistenti siano i solai senza una perizia specifica.
In conclusione, per stare più tranquilli ci affideremo ad un tecnico specializzato che possa (attraverso un'indagine fatta con apposita apparecchiatura) stabilire se realizzare in tutta serenità il nostro progetto o alleggerirlo togliendo il pavimento esistente.
Guardando il lato positivo: qualora dovessimo rassegnarci a togliere il pavimento esistente (lavoro lungo, costoso e rognoso) almeno non dovremmo alzare le soglie delle porte/finestre, non avremmo più il gradino all'ingresso e potremmo contare su una maggiore altezza dei soffitti.
Magra consolazione....ma la sicurezza prima di tutto!!!
SI PROCEDE LENTAMENTE...MA SI PROCEDE
Mercoledì capatina in cantiere...
Visivamente non è cambiato moltissimo, ma mi rendo conto che invece è stato fatto un lavoraccio:
avevo già accennato al fatto che i controtelai delle porte scorrevoli sono già disponibili in magazzino dal rivenditore...il problema è che non si mettono d'accordo impresa e progettisti: i primi vogliono montare i cassonetti dopo aver fatto il massetto, i secondi vorrebbero montarle subito...vedrem!!!
Visivamente non è cambiato moltissimo, ma mi rendo conto che invece è stato fatto un lavoraccio:
- sono state chiuse le vecchie aperture nei muri portanti
- sono stati aperti i nuovi varchi nei portanti
- le nuove aperture sono state architravate
- sono state tamponate alcune magagne nelle mura che i precedenti inquilini avevano fatto con gli anni
- sono stati rinforzate le nicchie che sfrutteremo in cucina per incassare il tutto di una ventina di cm
- sono state portate via altre macerie
corridoietto privato che conduce alla camera matrimoniale (sulla sinistra l'ingresso nel bagno) |
corridoio zona notte: sulla sinistra le porte delle 2 camerette |
foto scattata dall'ingresso: in fondo lo studio con il suo balconcino |
porta del bagno in camera: sulla sinistra il varco di accesso alla camera |
l'ingresso visto da dentro lo studio |
in fondo il salotto (con tapparella chiusa) visto dalla cucina |
prima nicchia in fase di rinforzo in cucina |
seconda nicchia già rinforzata in cucina |
AVREMO UNA FINESTRA IN PIU'...!
Oggi ottime notizie!
A quanto pare abbiamo l'autorizzazione da parte dei proprietari degli appartamenti dei piani sottostanti ad aprire una finestra in corrispondenza del bagno in camera.
Come anticipato, la scoperta di altre finestre in corrispondenza del nostro futuro bagno nei piani sottostanti è stata fatta per caso dagli operai, in quanto la stanza si trova sul retro della palazzina e non sulla facciata principale.
La nostra mobilitazione è stata immediata: un paio di telefonatine ai vicini di casa per chiedere l'autorizzazione ad un miglioramento della simmetria estetica della palazzina aggiungendo anche noi una finestra laddove manca e il gioco è fatto: ci hanno dato l'ok!!
La finestra sarà proprio in corrispondenza della linea scura che si vede nel bagno e avrà misure regolari...
In realtà manca la parte burocratica, ovvero la richiesta al Comune e la presentazione di un progetto per questo tipo di lavoro, ma i progettisti sono ottimisti, quindi questa finestra la sentiamo già nostra!!!
A quanto pare abbiamo l'autorizzazione da parte dei proprietari degli appartamenti dei piani sottostanti ad aprire una finestra in corrispondenza del bagno in camera.
Come anticipato, la scoperta di altre finestre in corrispondenza del nostro futuro bagno nei piani sottostanti è stata fatta per caso dagli operai, in quanto la stanza si trova sul retro della palazzina e non sulla facciata principale.
La nostra mobilitazione è stata immediata: un paio di telefonatine ai vicini di casa per chiedere l'autorizzazione ad un miglioramento della simmetria estetica della palazzina aggiungendo anche noi una finestra laddove manca e il gioco è fatto: ci hanno dato l'ok!!
ingresso del bagno in camera |
In realtà manca la parte burocratica, ovvero la richiesta al Comune e la presentazione di un progetto per questo tipo di lavoro, ma i progettisti sono ottimisti, quindi questa finestra la sentiamo già nostra!!!
LA CERTIFICAZIONE ENERGETICA
Siamo incappati nuovamente nelle perizie e nelle scartoffie, anche se questa volta sembra a fin di bene.
Esiste, infatti una Direttiva Europea (esattamente la 2002/91/CE) che impone agli edifici di nuova costruzione e a quelli che subiscono ristrutturazioni significative di soddisfare dei requisiti minimi di rendimento energetico...in poche parole meno si consume e meglio è...
Si tratta, in sintesi, di fornire informazioni in merito al comportamento energetico dell'immobile attraverso un Attestato di Certificazione Energetica, ovviamente redatto da un professionista specializzato.
L'Attestato ha validità 10 anni e deve essere aggiornato se si modificano le prestazioni energetiche dell'immobile (es. interventi sull'impianto di riscaldamento). Per noi è obbligatorio perchè effettuiamo una ristrutturazione superiore al 25% e per migliorare la classe di efficienza energetica dell'immobile che di default, è G, per cercare di portarla ad un valore migliore (ad es. A).
Nel nostro caso, il perito ha predisposto di aumentare l'efficienza termica dell'appartamento (oltre che con le misure già predisposte da progetto) rivestendo alcuni muri perimetrali con un apposito isolante.
Esiste, infatti una Direttiva Europea (esattamente la 2002/91/CE) che impone agli edifici di nuova costruzione e a quelli che subiscono ristrutturazioni significative di soddisfare dei requisiti minimi di rendimento energetico...in poche parole meno si consume e meglio è...
Si tratta, in sintesi, di fornire informazioni in merito al comportamento energetico dell'immobile attraverso un Attestato di Certificazione Energetica, ovviamente redatto da un professionista specializzato.
L'Attestato ha validità 10 anni e deve essere aggiornato se si modificano le prestazioni energetiche dell'immobile (es. interventi sull'impianto di riscaldamento). Per noi è obbligatorio perchè effettuiamo una ristrutturazione superiore al 25% e per migliorare la classe di efficienza energetica dell'immobile che di default, è G, per cercare di portarla ad un valore migliore (ad es. A).
Nel nostro caso, il perito ha predisposto di aumentare l'efficienza termica dell'appartamento (oltre che con le misure già predisposte da progetto) rivestendo alcuni muri perimetrali con un apposito isolante.
lunedì 18 luglio 2011
IMPIANTI: pannelli solari termici si o no?
Il prossimo passo da affrontare, una volta finiti i primi lavori di muratura, sarà quello relativo alla formalizzazione degli impianti, un argomento particolarmente difficile per noi comuni mortali....
Il nostro "potenziale" idraulico (perchè dobbiamo ancora formlizzare la scelta) ci ha proposto di installare dei pannelli solari sul tetto di un piccolo locale che si trova nella terrazza sul tetto ( libera da ombreggiamento)
esattamente qui sopra:
Questo accorgimento ci permetterebbe di avere acqua calda sanitaria (comprese lavastoviglie e lavatrice) grazie all'energia del sole.
I pannelli più comuni per produrre acqua calda per privati e famiglie sono quelli che agiscono a circolazione naturale, cioè sfruttando la capacità dei corpi caldi di risalire in modo naturale e riscaldare il serbatoio posto a monte del pannello. Una cosa del genere:
Non abbiamo ancora idea di quanto possa essere complesso un impianto che si avvale di questa tecnologia, ma ci sentiamo di prenderlo in considerazione, almeno per ora.
In realtà l'ostacolo più grande, forse, sarà farlo digerire agli altri abitanti della palazzina (2 famiglie).
in ogni caso, tentar non nuoce!
Il nostro "potenziale" idraulico (perchè dobbiamo ancora formlizzare la scelta) ci ha proposto di installare dei pannelli solari sul tetto di un piccolo locale che si trova nella terrazza sul tetto ( libera da ombreggiamento)
esattamente qui sopra:
Questo accorgimento ci permetterebbe di avere acqua calda sanitaria (comprese lavastoviglie e lavatrice) grazie all'energia del sole.
I pannelli più comuni per produrre acqua calda per privati e famiglie sono quelli che agiscono a circolazione naturale, cioè sfruttando la capacità dei corpi caldi di risalire in modo naturale e riscaldare il serbatoio posto a monte del pannello. Una cosa del genere:
Non abbiamo ancora idea di quanto possa essere complesso un impianto che si avvale di questa tecnologia, ma ci sentiamo di prenderlo in considerazione, almeno per ora.
In realtà l'ostacolo più grande, forse, sarà farlo digerire agli altri abitanti della palazzina (2 famiglie).
in ogni caso, tentar non nuoce!
IDEE PER I BAGNI...lavabi originali
E' giunta l'ora di pensare un po' ai bagni..
Da PROGETTO progetto sono previsti 3 bagni (di cui uno "lavanderia")...
Questo è un lavabo doppio in corian che, come potete vedere non ha un buco/scarico tradizionale, ma una fessura a fondo vasca. Si può avere con il mobile sottostante in varie finiture (intanto a noi piace il lavabo). potrebbe essere indicato per il bagno principale.
Questo ha il lavabo in pietra piuttosto grande e il mobile in legno. Ci piace moltissimo con la rubinetteria a terra come questo della foto. Occorre informarsi se è prevista una versione a doppio lavabo.
Molto più semplice ma d'effetto, soprattutto nella finitura legno.
Originalissimo e disponibile in diverse finiture.
La caratteristica fonadamentale, in questo caso, è di avere lo scarico dell'acqua nel perimetro del lavello e la vasca in lamiera d'acciaio. Secondo noi è davvero particolare, ma va gestito all'unisono con tutto l'ambiente bagno (in poche parole forse è un po' difficile da abbinare).
Estremamente elegante e funzionale allo stesso tempo.
Direi che il nome dice tutto!!!
E per gli amanti del lavabo senza mobile...
ha il suo vantaggio nell'essere disponibile in motli colori e nel fatto di avere lo scarico ben nascosto!
Da PROGETTO progetto sono previsti 3 bagni (di cui uno "lavanderia")...
- il bagno principale sarà nella zona notte e nella quotidianità verrà usato dai bambini, quindi abbiamo previsto un doppio lavello, sanitari sospesi (da scegliere) e doccia (100X75). Ci sarà da capire se il BAGNO TURCO verrà posizionato in questo bagno o in quello in camera, nell'altro andrà il PIATTO DOCCIA A FILO PAVIMENTO
- il bagno in camera sarà, ovviamente ad uso mio e di Ale. Per questo abbiamo previsto 2 lavabi separati, sanitari sospesi e doccia (circa 120X75)
- la lavanderia si trova nella zona giorno, per cui ci piacerebbe realizzarla badando un pochino anche all'estetica, in modo da poterla utilizzare anche come bagno aggiuntivo per ospiti
Mysloat di Antonio Lupi |
Light di Falper |
Base di Falper |
Ammonite di Hi Tech |
Dettaglio del bacino di Ammonite |
LAVELLO LAGO |
LAVELLO LAGO 2 |
linea Nike di Edonè |
Estremamente elegante e funzionale allo stesso tempo.
tiffany di ARTESI |
E per gli amanti del lavabo senza mobile...
Thun di CATALANO |
giovedì 14 luglio 2011
GLI...STRUMENTI DEL MESTIERE - per sentirsi tutti un po' architetti!
Una delle fasi più divertenti della progettazione degli spazi domestici è quella che ci spinge a sognare come saranno le nostre future case.
Personalmente mi sono sempre armata di carta e penna riempiendo fogli e fogli di scarabocchi comprensibili solo a me.
Per fortuna da qualche tempo a questa parte la tecnologia ci viene in aiuto fornendoci una serie di software alla portata di tutti per improvvisarci un po' architetti.
La funzione di questi programmi è proprio quella di consentire all'utilizzatore di fare solo la parte divertente (divisione degli ambienti ed eventualmente arredamento), lasciando ai tecnici l'arduo compito di pensare agli impianti e alla progettazione complessa.
Con questo non intendo dire che non esistono programmi professionali (che noi comuni mortali non ci sognamo neanche di usare), ma ce ne sono alcuni che garantiscono un buon risultato anche ai non addetti ai lavori...
E' impensabile pretendere di compilare un elenco esaustivo, ma si può sempre tentare una breve carrellata dei software in cui ci siamo imbattuti più spesso navigando qua e là.
Alcuni hanno delle potenzilità praticamente infinite (es. Google Sketchup), altri sono semplici configuratori (es. YourBath).
Noi ne abbiamo provati diversi perchè ad alcuni mancano delle funzioni presenti in altri...ma soprattutto perchè ci si diverte un mondo!
Oltre ai software più versatili, ormai quasi tutti i grandi rivenditori offrono nei loro siti la possibilità di progettare le varie stanze della casa con i mobili da loro prodotti, cosa utilissima, ad esempio, nel caso delle cucine (una volta che si è scelta la marca).
P.S. Postate pure nei commenti altri nomi di software...li aggiungeremo nella lista!
Personalmente mi sono sempre armata di carta e penna riempiendo fogli e fogli di scarabocchi comprensibili solo a me.
Per fortuna da qualche tempo a questa parte la tecnologia ci viene in aiuto fornendoci una serie di software alla portata di tutti per improvvisarci un po' architetti.
La funzione di questi programmi è proprio quella di consentire all'utilizzatore di fare solo la parte divertente (divisione degli ambienti ed eventualmente arredamento), lasciando ai tecnici l'arduo compito di pensare agli impianti e alla progettazione complessa.
Con questo non intendo dire che non esistono programmi professionali (che noi comuni mortali non ci sognamo neanche di usare), ma ce ne sono alcuni che garantiscono un buon risultato anche ai non addetti ai lavori...
E' impensabile pretendere di compilare un elenco esaustivo, ma si può sempre tentare una breve carrellata dei software in cui ci siamo imbattuti più spesso navigando qua e là.
- Google Sketchup
- SweetHome3D
- Floorplanner
- Planner IKEA
- Live Interior 3D
- My Virtual Home
- YourBath
- 3Decorator
- PlanningWiz3
Alcuni hanno delle potenzilità praticamente infinite (es. Google Sketchup), altri sono semplici configuratori (es. YourBath).
Noi ne abbiamo provati diversi perchè ad alcuni mancano delle funzioni presenti in altri...ma soprattutto perchè ci si diverte un mondo!
Oltre ai software più versatili, ormai quasi tutti i grandi rivenditori offrono nei loro siti la possibilità di progettare le varie stanze della casa con i mobili da loro prodotti, cosa utilissima, ad esempio, nel caso delle cucine (una volta che si è scelta la marca).
P.S. Postate pure nei commenti altri nomi di software...li aggiungeremo nella lista!
mercoledì 13 luglio 2011
L'OGGETTO DEL DESIDERIO...
Capita a tutti prima o poi di innamorarsi a prima vista.
A me è successo l'anno scorso durante una fiera del mobile...
si tratta dell'arcinota poltrona NEMO disegnata da Fabio Novembre per DRIADE
è stata prodotta inizialmente nei colori bianco , nero e verniciato rosso, ma ora disponibile anche in arancio, blu, giallo e viola...
Faccio difficoltà ad immaginare una collocazione nella nuova casa, ma state pur certi che la troverò...
A me è successo l'anno scorso durante una fiera del mobile...
si tratta dell'arcinota poltrona NEMO disegnata da Fabio Novembre per DRIADE
è stata prodotta inizialmente nei colori bianco , nero e verniciato rosso, ma ora disponibile anche in arancio, blu, giallo e viola...
Faccio difficoltà ad immaginare una collocazione nella nuova casa, ma state pur certi che la troverò...
martedì 12 luglio 2011
BAGNO TURCO CHE PASSIONE!
Premettendo che sono una fanatica del bagno turco (anche della sauna: ma questa è un'altra storia...), ovviamente ci stiamo già muovendo alla ricerca di qualcosa di speciale.
Nella casa dove abitiamo c'è una plasticosissima doccia multifunzione (con bagno di vapore) che, oltre ad avere i suoi anni, ha poco a che vedere con quello che può definirsi hammam!
Nonostante tutto, viene acceso anche alle 4:00 del mattino in caso di emergenza "mal di testa". Ebbene sì, a me il bagno di vapore fa passare immediatamente il mal di testa, per cui si capisce che non possiamo farne assolutamente a meno.
Per questo motivo, dopo un'abile ricerca di mercato, incappiamo nella EFFEGIBI, azienda specializzata in saune e bagni turco ad uso domestico.
Di sicuro c'è qualcosa che fa al caso nostro .... una sbirciatina al catalogo ed ecco cosa troviamo:
si chiama Touch & Steam ed è semplicemente un pannello di vetro con comandi touch screen che non ha bisogno di altro tipo di impianto ed è inseribile in qualsiasi doccia.
Lo scoglio da superare (dopo essre rinvenuti alla notizia del prezzo che di certo non sarà basso) sarà decidere in quale bagno piazzarlo: io preferirei nel bagno in camera che avrà uno stile da "centro benessere", ma qualora non riuscissimo (come è nei nostri piani) ad aprire una finestra nel bagno in camera, la scelta cadrebbe immediatamente nel bagno principale (l'idea di non poter smaltire tutto il vapore con una finestre non ci fa stare tranquilli).
Nella casa dove abitiamo c'è una plasticosissima doccia multifunzione (con bagno di vapore) che, oltre ad avere i suoi anni, ha poco a che vedere con quello che può definirsi hammam!
Nonostante tutto, viene acceso anche alle 4:00 del mattino in caso di emergenza "mal di testa". Ebbene sì, a me il bagno di vapore fa passare immediatamente il mal di testa, per cui si capisce che non possiamo farne assolutamente a meno.
Per questo motivo, dopo un'abile ricerca di mercato, incappiamo nella EFFEGIBI, azienda specializzata in saune e bagni turco ad uso domestico.
Di sicuro c'è qualcosa che fa al caso nostro .... una sbirciatina al catalogo ed ecco cosa troviamo:
si chiama Touch & Steam ed è semplicemente un pannello di vetro con comandi touch screen che non ha bisogno di altro tipo di impianto ed è inseribile in qualsiasi doccia.
Lo scoglio da superare (dopo essre rinvenuti alla notizia del prezzo che di certo non sarà basso) sarà decidere in quale bagno piazzarlo: io preferirei nel bagno in camera che avrà uno stile da "centro benessere", ma qualora non riuscissimo (come è nei nostri piani) ad aprire una finestra nel bagno in camera, la scelta cadrebbe immediatamente nel bagno principale (l'idea di non poter smaltire tutto il vapore con una finestre non ci fa stare tranquilli).
lunedì 11 luglio 2011
SCELTA DEL NUOVO PAVIMENTO
Nonostante sia ancora molto presto per pensare al montaggio dei pavimenti, siamo stati "invitati" a sceglierli per ragioni tecniche: nell'esigenza di doverci alzare di circa 15 cm dal pavimento originario, esiste la necessità, per agevolare i conteggi tecnici, di conoscere lo spessore del futuro rivestimento!
Iizialmente pensavamo che sarebbe stato sufficiente decidere la "marca" e la tipologia di pavimento, ma poi ci siamo resi conto che non tutte le ditte offrono la stessa gamma di colori, così ci siamo fatti coraggio e abbiamo scelto il colore (in linea ovviamente con lo stile che abbiamo in mente per il resto della casa!)
Avendo il parquet nella vecchia casa, volevamo cambiare un pochino, soprattutto in termini di praticità così, consigliati dall'architetto, abbiamo pensato a cosa potesse essere più adatto a noi e la scelta è caduta sul GRES PORCELLANATO (innanzitutto è più semplice da pulire e mantenere pulito rispetto al parquet, ma anche più adatto ad una casa con i bambini. Tra l'altro, non da problemi di inerzia termica con il riscaldamento a pavimento).
Ci dispiaceva però abbandonare completamente l'effetto "legno", così ci siamo buttati su qualcosa che ricordasse il legno ma con una colorazione insolita: il nero antracite!
dopo numerose considerazioni sono rimasti in ballottaggio 2 modelli:
Iizialmente pensavamo che sarebbe stato sufficiente decidere la "marca" e la tipologia di pavimento, ma poi ci siamo resi conto che non tutte le ditte offrono la stessa gamma di colori, così ci siamo fatti coraggio e abbiamo scelto il colore (in linea ovviamente con lo stile che abbiamo in mente per il resto della casa!)
Avendo il parquet nella vecchia casa, volevamo cambiare un pochino, soprattutto in termini di praticità così, consigliati dall'architetto, abbiamo pensato a cosa potesse essere più adatto a noi e la scelta è caduta sul GRES PORCELLANATO (innanzitutto è più semplice da pulire e mantenere pulito rispetto al parquet, ma anche più adatto ad una casa con i bambini. Tra l'altro, non da problemi di inerzia termica con il riscaldamento a pavimento).
Ci dispiaceva però abbandonare completamente l'effetto "legno", così ci siamo buttati su qualcosa che ricordasse il legno ma con una colorazione insolita: il nero antracite!
dopo numerose considerazioni sono rimasti in ballottaggio 2 modelli:
RAGNO Modello Vintage Color Antracite |
EDILCUOGHI Modello Habitat color Rovere Grigio |
domenica 10 luglio 2011
CAMINO BIFACCIALE
Una delle idee più stimolanti proposta dall'architetto è stata quella di inserire un camino passante tra la cucina e la sala da pranzo!
abbiamo una certa fretta nel decidere il modello tra i 2 in ballottaggio per via del fatto che andrebbe inserito insieme alla parete, oltre al fatto che va creato uno sfiato all'esterno e una canna fumaria sul tetto (nel nostro caso terrazza di nostra proprietà).
la caratteristica della maggior parte di questi camini è che il cristallo si apre da un lato scorrendo verso l'alto e dall'altro a battente...direi, a occhio e croce, che il lato battente è quello della sala da pranzo che (ahimè!) verrà usato meno!
Decideremo soprattutto in base al consiglio del rivenditore...
questi i modelli proposti:
abbiamo una certa fretta nel decidere il modello tra i 2 in ballottaggio per via del fatto che andrebbe inserito insieme alla parete, oltre al fatto che va creato uno sfiato all'esterno e una canna fumaria sul tetto (nel nostro caso terrazza di nostra proprietà).
la caratteristica della maggior parte di questi camini è che il cristallo si apre da un lato scorrendo verso l'alto e dall'altro a battente...direi, a occhio e croce, che il lato battente è quello della sala da pranzo che (ahimè!) verrà usato meno!
Decideremo soprattutto in base al consiglio del rivenditore...
questi i modelli proposti:
EDILKAMIN Double |
PIROS Duplo |
EPPUR SI MUOVE...parte 2°
finalmente ieri sono riuscita a tornare al cantiere dove, per la verità, i lavori sembrano aver rallentato un pochino, ma sono riuscita ad immortalare modifiche in altri ambienti
i controtelai delle porte scorrevoli dovrebbero arrivare a giorni (la ditta li aveva disponibili in magazzino) per cui non esistono più limiti a tirar su le pareti.
prossimo sopralluogo in cantiere previsto per venerdì!
futura camera matrimoniale |
futura sala da pranzo |
particolare del futuro salotto: la nicchia sul fondo era originariamente chiusa nella parte bassa |
parete cava scoperta nella futura cucina |
futuro bagno famiglia |
i controtelai delle porte scorrevoli dovrebbero arrivare a giorni (la ditta li aveva disponibili in magazzino) per cui non esistono più limiti a tirar su le pareti.
prossimo sopralluogo in cantiere previsto per venerdì!
giovedì 7 luglio 2011
ORDINATI I CONTROTELAI
Avevamo sempre pensato che la scelta delle porte fosse uno dei tasselli finali del lavoro di ristrutturazione per cui non vi dico la sorpresa quando l'architetto ci comunica che dobbiamo ordinare i controtelai per le porte scorrevoli:
"è vero! i controtelai vanno inseriti nelle mura per cui vanno messi su con esse!"
Fortunatamente la scelta dei controtelai non influenza la scelta delle porte stesse (cosa che potremo fare con calma più in là), ma dobbiamo senz'altro definire quante porte saranno scorrevoli e che misure avranno.
Risultato finale: 11 porte scorrevoli di cui due doppie e una fuori misura e tre a battente (non abbiamo potuto farle tutte scorrevoli perchè alcune non potevano essere inserite nei muri portanti!)
per andare sul sicuro ci siamo affidati a SCRIGNO.
"è vero! i controtelai vanno inseriti nelle mura per cui vanno messi su con esse!"
Fortunatamente la scelta dei controtelai non influenza la scelta delle porte stesse (cosa che potremo fare con calma più in là), ma dobbiamo senz'altro definire quante porte saranno scorrevoli e che misure avranno.
Risultato finale: 11 porte scorrevoli di cui due doppie e una fuori misura e tre a battente (non abbiamo potuto farle tutte scorrevoli perchè alcune non potevano essere inserite nei muri portanti!)
per andare sul sicuro ci siamo affidati a SCRIGNO.
CONTROTELAIO DOPPIO |
PRIME SCELTE, MA PIATTO DOCCIA PRIMA DI TUTTO
Nei giorni scorsi, decidiamo di effettuare un primo giro nel negozio dove ci serviremo per pavimenti, bagni, camino, porte.
La commessa ci consiglia di aprire fin da subito una cartellina in cui racogliere tutte le cose che ci piacciono in modo da scegliere con calma e non dimenticare nulla.
Sento subito crescere l'entusiasmo al pensiero di poter già vedere ed eventualmente selezionare qualche dettaglio per la nuova casa così giriamo e rigiriamo per lo show room, sfogliamo un milione di cataloghi e ravaniamo in un numero sconfinato di siti internet fino a individuare delle cosine che ci piacciono: sia ben chiaro che non ordiniamo nulla, ma semplicemente facciamo una prima selezione di ciò che potrebbe piacerci.
Tra un lavabo e una porta scorrevole, tra un camino e un rivestimento, incappiamo nel discorso piatto doccia e sue dimensioni....
quasi per caso adocchio un piatto doccia a filo pavimento.
E' stato un segno del destino: la commessa ci dice subito che se vogliamo un piatto di questo tipo bisogna che il tecnico venga a fare un sopralluogo prima ancora di fare il massetto!
Ora mi spiego perchè, pur essendo una cosa molto bella, si trova in poche case.
La procedura prevede che un tecnico specializzato della ditta venga a visionare la rispondenza del massetto (soprattutto come profondità disponibile) e dell'impianto a questo tipo di piatto.
Felicissima di averlo saputo in tempo memorizzo e, per sicurezza, informo anche l'architetto e il titolare dell'impresa che svolge i lavori!
L'idea sarebbe questa:
Ovviamente questo tipo di piatto esiste anche in bianco e in altre finiture!
La commessa ci consiglia di aprire fin da subito una cartellina in cui racogliere tutte le cose che ci piacciono in modo da scegliere con calma e non dimenticare nulla.
Sento subito crescere l'entusiasmo al pensiero di poter già vedere ed eventualmente selezionare qualche dettaglio per la nuova casa così giriamo e rigiriamo per lo show room, sfogliamo un milione di cataloghi e ravaniamo in un numero sconfinato di siti internet fino a individuare delle cosine che ci piacciono: sia ben chiaro che non ordiniamo nulla, ma semplicemente facciamo una prima selezione di ciò che potrebbe piacerci.
Tra un lavabo e una porta scorrevole, tra un camino e un rivestimento, incappiamo nel discorso piatto doccia e sue dimensioni....
quasi per caso adocchio un piatto doccia a filo pavimento.
E' stato un segno del destino: la commessa ci dice subito che se vogliamo un piatto di questo tipo bisogna che il tecnico venga a fare un sopralluogo prima ancora di fare il massetto!
Ora mi spiego perchè, pur essendo una cosa molto bella, si trova in poche case.
La procedura prevede che un tecnico specializzato della ditta venga a visionare la rispondenza del massetto (soprattutto come profondità disponibile) e dell'impianto a questo tipo di piatto.
Felicissima di averlo saputo in tempo memorizzo e, per sicurezza, informo anche l'architetto e il titolare dell'impresa che svolge i lavori!
L'idea sarebbe questa:
Questa è la versione di Rare, che si può avere anche non incassato (ma perde tutto il fascino!) |
RISCALDAMENTO A TERRA PERCHE'...
Andando ad affrontare il problema "pavimenti" non si possono evitare le considerazioni relative al riscaldamento ch abbiamo scelto "A PAVIMENTO" per una serie di motivi tra cui:
Queste motivazioni ci bastano per decidere, ma saggiamente ci riserviamo di approfondire l'argomento e i dettagli al momento opportuno.
Qualcosina la diciamo subito però: la caldaia andrà posizionata nel balconcino del futuro studio, coperta da una piccola tettoia.
- i soffitti sono piuttosto alti e l'appartamento si trova all'ultimo piano con sopra la terrazza per cui il calore tende a disperdersi verso l'alto: allora è meglio che provenga dal basso!
- si evita l'ingombro dei termosifoni (soprattutto sotto le finestre) permettendo di sfruttare lo spazio in altra maniera
- mancando i termosifoni non si formano gli orridi baffi neri sopra di essi
- la temperatura si mantiene costante per tutta la stagione evitando di dover accendere e spegnere l'impianto continuamente
- la caldaia per alimentare questo tipo di impianto lavora a bassa temperatura con notevole risparmio in termini di consumi
- si limita al minimo la presenza di polvere (e con essa degli acari) perchè sono praticamente assenti i moti convettivi
- abbiamo recentemente scoperto che è possibile anche dare una rinfrescatina alla casa facendo scorrere acqua fredda, anzichè calda nell'impianto; di certo non avrà l'effetto del condizionamento, ma considerando che passiamo l'intera estate nella casa al mare, per qualche giorno a giugno e settembre dovrebbe bastare
Queste motivazioni ci bastano per decidere, ma saggiamente ci riserviamo di approfondire l'argomento e i dettagli al momento opportuno.
Qualcosina la diciamo subito però: la caldaia andrà posizionata nel balconcino del futuro studio, coperta da una piccola tettoia.
IL DILEMMA DEL PAVIMENTO
Ancor prima dell'inizio dei lavori siamo alle prese con una decisione importante: conservare o meno il pavimento esistente.
Il pavimento originale ha un grande difetto: è diverso in ogni stanza (vedi foto nel post PUNTO DI PARTENZA).
Il nostro progetto stravolge completamente (per fortuna) la divisione degli ambienti per cui abbandoniamo immediatamente l'idea di mantenere i pavimenti originali.
Il primo pensiero è quello di demolire tutto rifacendo anche il massetto in modo da poter eventualmente inserire anche il riscaldamento a pavimento, ma poi cominciano ad insinuarsi i primi dubbi:
- togliere 220mq di pavimenti è davvero un lavoraccio (per giunta con un suo costo!)
- i vicini del piano di sotto perderebbero l'udito (e anche la pazienza) durante la fase di smantellamento dei pavimenti
- si potrebbe rischiare di fare qualche danno al piano di sotto non conoscendo bene lo stato dei solai?
Alla luce di queste considerazioni e constatando che i soffitti sono alti oltre i 3,10m optiamo per una copertura del pavimento esistente con isolanti vari e quanto espressamente indicato per aggiungere il riscaldamento a pavimento, il passaggio dell'impianto elettrico e ,successivamente, il nuovo pavimento.
Il vantaggio di questa procedura consiste anche nel fatto di poter fare lo stesso lavoro sulla terrazza sul piano, inserendo anche il riscaldamento in modo da essere cablati nell'eventualità di chiudere tutto e ricavare una stanza in più.
Tutto ciò comporta che la casa sarà "sopraelevata" di una quindicina di cm con conseguente formazione di un gradino all'ingresso (il punto esatto è da valutare).
Una considerazione da fare riguarda le 3 porte finestre che andranno alzate da terra di 15cm per poggiare sul nuovo pavimento.
Tutto sembrava andare liscio fino all'inizio dei lavori, quando ci rendiamo conto che, per una particolare conformazione dei cassoni delle serrande e delle travi non è possibile alzare le finestre!!! GRRRR!!!
Andranno ricomprate della nuova misura o, se possibile, tagliate...
...ai posteri l'ardua sentenza!
Il pavimento originale ha un grande difetto: è diverso in ogni stanza (vedi foto nel post PUNTO DI PARTENZA).
Il nostro progetto stravolge completamente (per fortuna) la divisione degli ambienti per cui abbandoniamo immediatamente l'idea di mantenere i pavimenti originali.
Il primo pensiero è quello di demolire tutto rifacendo anche il massetto in modo da poter eventualmente inserire anche il riscaldamento a pavimento, ma poi cominciano ad insinuarsi i primi dubbi:
- togliere 220mq di pavimenti è davvero un lavoraccio (per giunta con un suo costo!)
- i vicini del piano di sotto perderebbero l'udito (e anche la pazienza) durante la fase di smantellamento dei pavimenti
- si potrebbe rischiare di fare qualche danno al piano di sotto non conoscendo bene lo stato dei solai?
Alla luce di queste considerazioni e constatando che i soffitti sono alti oltre i 3,10m optiamo per una copertura del pavimento esistente con isolanti vari e quanto espressamente indicato per aggiungere il riscaldamento a pavimento, il passaggio dell'impianto elettrico e ,successivamente, il nuovo pavimento.
Il vantaggio di questa procedura consiste anche nel fatto di poter fare lo stesso lavoro sulla terrazza sul piano, inserendo anche il riscaldamento in modo da essere cablati nell'eventualità di chiudere tutto e ricavare una stanza in più.
Tutto ciò comporta che la casa sarà "sopraelevata" di una quindicina di cm con conseguente formazione di un gradino all'ingresso (il punto esatto è da valutare).
Una considerazione da fare riguarda le 3 porte finestre che andranno alzate da terra di 15cm per poggiare sul nuovo pavimento.
Tutto sembrava andare liscio fino all'inizio dei lavori, quando ci rendiamo conto che, per una particolare conformazione dei cassoni delle serrande e delle travi non è possibile alzare le finestre!!! GRRRR!!!
Andranno ricomprate della nuova misura o, se possibile, tagliate...
...ai posteri l'ardua sentenza!
mercoledì 6 luglio 2011
EPPUR SI MUOVE...parte 1°
Finalmente sono iniziati i lavori e l'adrenalina è alle stelle!
Ieri sono riuscita (con la collaborazione di Ale) a scattare qualche fotina qua e là per immortalare i cambiamenti che stanno avvenendo e i piccoli traguardi raggiunti....
poi è iniziata l'opera di ricostruzione e dintorni:
Ieri sono riuscita (con la collaborazione di Ale) a scattare qualche fotina qua e là per immortalare i cambiamenti che stanno avvenendo e i piccoli traguardi raggiunti....
- allestimento cantiere (sembra niente ma la cosa più difficile è iniziare!!!)
- demolizione di tutti i tramezzi e dei cartongessi
- rimozione degli infissi interni
- rimozione dei sanitari
- smaltimento del materiale di risulta (ovviamente dopo aver sapientemente compilato le scartoffie che servono per portare tutto a discarica)
poi è iniziata l'opera di ricostruzione e dintorni:
- sono stati chiuse le aperture sui portanti nell'attesa di aprire le nuove porte
- sono state alzate le pareti del bagno in camera e delle camerette
- è stata posata a terra la prima fila di mattoni che serve per delimitare le varie stanze
particolare della terrazza sul piano senza più l'orrido cartongesso divisorio: adesso il sole è libero di filtrare da entrambe le finestre e lo spazio a disposizione è davvero tanto (circa 24mq) |
parte dell'ex bagnetto e dell'ex cucina concorrono a formare una delle camerette |
nella futura cucina si intravedono le finestre |
martedì 5 luglio 2011
PROGETTO A ME....
...come anticipato, dopo una serie di tentativi (ciascuno interessante per alcuni aspetti) siamo approdati al PROGETTO DEFINITIVO che racchiude tutte le caratteristiche desiderate.
Come prima cosa, grazie all'opera sapiente dell'architetto siamo riusciti a restituire all'appartamento un'esposizione favorevole (nella vecchia divisione parte della zona giorno era a nord!) con salotto, sala da pranzo e cucina esposti a sud e camere esposte a nord...ma lasciamo che le immagini parlino da sole!
siamo partiti dalla definizione degli ambienti:
Lo scoglio da superare era costituito dalla presenza di due lunghissimi muri portanti (quelli che delimitavano in lunghezza il corridoio) che non potevano essere spostati, ma solo attraversati da porte (e nemmeno troppe per non compromettere la stabilità)
successivamente alla nostra approvazione sono saltati fuori i dettagli come gli armadi a muro, una bozza di disposizione dei mobili e la posizione delle porte.
Le nostre richieste in merito alla disposizione dei mobili riguardavano:
- cucina con isola grande in cui poter anche mangiare
- camino (che l'architetto ha incastrato nella parete tra cucina e sala da pranzo ricorrendo ad un camino bifacciale)
- posizionamento del pianoforte (che avrà la propria nicchia nell'ingresso)
- necessità di inserire un divano/letto nello studio perchè diventasse, all'occorrenza, camera degli ospiti
- bagno turco nel bagno principale
- posizionamento del tavolo di cristallo che già possediamo in sala da pranzo
- centralità del divano per rispettare i requisiti richiesti dal posizionamento dell'impianto Dolby Surround (come richiesto da Ale)
- cappottiera all'ingresso
- 2 scrivanie per continuare a trovare tutto nel disordine delle mie scartoffie di lavoro senza mischiarle con quelle di Ale.
Ebbene c'è entrato tutto....almeno sulla carta....
Come prima cosa, grazie all'opera sapiente dell'architetto siamo riusciti a restituire all'appartamento un'esposizione favorevole (nella vecchia divisione parte della zona giorno era a nord!) con salotto, sala da pranzo e cucina esposti a sud e camere esposte a nord...ma lasciamo che le immagini parlino da sole!
siamo partiti dalla definizione degli ambienti:
- ingresso
- salotto
- sala da pranzo
- cucina
- studio
- 2 camerette
- camera matrimoniale
- 2 bagni
- 1 bagno/lavanderia
- ripostiglio
Lo scoglio da superare era costituito dalla presenza di due lunghissimi muri portanti (quelli che delimitavano in lunghezza il corridoio) che non potevano essere spostati, ma solo attraversati da porte (e nemmeno troppe per non compromettere la stabilità)
successivamente alla nostra approvazione sono saltati fuori i dettagli come gli armadi a muro, una bozza di disposizione dei mobili e la posizione delle porte.
Le nostre richieste in merito alla disposizione dei mobili riguardavano:
- cucina con isola grande in cui poter anche mangiare
- camino (che l'architetto ha incastrato nella parete tra cucina e sala da pranzo ricorrendo ad un camino bifacciale)
- posizionamento del pianoforte (che avrà la propria nicchia nell'ingresso)
- necessità di inserire un divano/letto nello studio perchè diventasse, all'occorrenza, camera degli ospiti
- bagno turco nel bagno principale
- posizionamento del tavolo di cristallo che già possediamo in sala da pranzo
- centralità del divano per rispettare i requisiti richiesti dal posizionamento dell'impianto Dolby Surround (come richiesto da Ale)
- cappottiera all'ingresso
- 2 scrivanie per continuare a trovare tutto nel disordine delle mie scartoffie di lavoro senza mischiarle con quelle di Ale.
Ebbene c'è entrato tutto....almeno sulla carta....
UNA DIVISIONE "D'EPOCA"
Abbiamo parlato dello stato "vecchiotto" degli interni dell'appartamento senza soffermarci troppo sulla divisione degli ambienti che, a mio parere, va assolutamente approfondita per comprendere la radicalità dell'intervento da effettuare....
questa è la planimetria originaria dell'appartamento:
questa è la planimetria originaria dell'appartamento:
tra le caratteristiche che fanno meno al caso nostro:
- bagno in cucina (peraltro credo sia vietato per legge)
- corridoio lungo un'eternità che "ruba un sacco di spazio"
- ingresso buio e dalla parte opposta rispetto alla zona giorno
- camere da letto che danno sul terrazzo (il che ne impedisce l'utilizzo con ospiti o per mangiare)
- mancanza di ripostigli ed altri locali di servizio
- etc, etc...
L'Architetto ci chiede sapientemente quali sono le nostre esigenze fondamentali, che noi più o meno riassumiamo in:
- ambiente giorno spazioso e con cucina ultramoderna possibilmente con isola o penisola
- tre camere da letto (all'epoca non aspettavo ancora il secondo figlio ma era "previsto", e dato che arriva una femminuciia avendo già un maschietto l'esigenza delle 3 camere è d'obbligo)
- studio, o meglio, ufficio per me con eventuale angolino per Ale ed il suo MAC
- almeno 2 bagni ed una lavanderia (dalle dimensioni umane e non per i PUFFI come si fanno ora)
- ripostiglio/dispensa
- quantità industriale di armadi
ci vorranno almeno 4 progetti completamente differenti per arrivare al CAPOLAVORO!!!
Con la complicità del tempo a disposizione illimitato (visto che una casa dove abitare ce l'abbiamo), l'Architetto ha avuto modo (e soprattutto ha avuto la pazienza) di assecondarci e proporci di volta in volta qualcosa che assomigliasse al risultato finale.......
....to be continued!
domenica 3 luglio 2011
DETRAZIONE 36% IRPEF SUI LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE
... ovviamente ne usufruiremo...
di cosa si tratta?
Si tratta della possibilità di recuperare il 36% delle spese sostenute, nei limiti di 48.000€ per unità immobiliare.
La pratica è un po' articolata per cui decidiamo di affidarci allo studio dell'Architetto anche per seguire al meglio questo aspetto.
Ovviamente ci sono scartoffie varie da riempire che possono essere sintetizzate nel seguente modo:
di cosa si tratta?
Si tratta della possibilità di recuperare il 36% delle spese sostenute, nei limiti di 48.000€ per unità immobiliare.
La pratica è un po' articolata per cui decidiamo di affidarci allo studio dell'Architetto anche per seguire al meglio questo aspetto.
Ovviamente ci sono scartoffie varie da riempire che possono essere sintetizzate nel seguente modo:
- dati del dichiarante (persona che usufruirà della detrazione)
- dati dell'immobile (deducibili dal certificato catastale)
- documentazione da allegare (eventuale DIA, copie pagamento ICI, tabella dei millesimi condominiali, delibera assembleare condominiale)
- comunicazione alla ASL di inizio lavori (solo se prevista)
- dichiarazione dell'impresa per usufruire delle detrazioni
- pagamento dei lavori mediante bonifico bancario da cui risulti come causale la dicitura: Bonifico ai sensi L. 449/97 art. 1 c. 3 saldo fattura n° xx del xx/xx/xx”
PUNTO DI PARTENZA
Tanto per capire quanto fosse sconfinata la nostra fantasia nel definire questa come "la casa dei nostri sogni" abbiamo scattato delle fotografie.
Questa visione ha suscitato una duplice reazione:
cominciamo dalla terrazza sul piano inutilmente divisa a metà da una parete di cartongesso che toglie la luce (seppur abbondante) alle 2 stanze senza avere una utilità specifica...
...le 2 stanze che affacciano sulla terrazza
lo sconfinato corridoio da un lato e dall'altro...
la vecchia zona giorno...anche se non sembra molto giorno con le finestre in quello stato!
Questa visione ha suscitato una duplice reazione:
- SCONFORTO: nel renderci conto di quanto lavoro (e soprattutto soldi!) avrebbe richiesto trasformare il "brutto anatroccolo" in Cigno!
- ENTUSIASMO: nel realizzare che anche il più piccolo cambiamento avrebbe contribuito a rendere ai nostri occhi l'immagine di questa casa più vicina a come la sognavamo!!!
cominciamo dalla terrazza sul piano inutilmente divisa a metà da una parete di cartongesso che toglie la luce (seppur abbondante) alle 2 stanze senza avere una utilità specifica...
...le 2 stanze che affacciano sulla terrazza
la vecchia zona giorno...anche se non sembra molto giorno con le finestre in quello stato!
le altre 2 camere...
la vecchia cucina...
gli "orridi" bagni...
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