giovedì 7 luglio 2011

IL DILEMMA DEL PAVIMENTO

Ancor prima dell'inizio dei lavori siamo alle prese con una decisione importante: conservare o meno il pavimento esistente.

Il pavimento originale ha un grande difetto: è diverso in ogni stanza (vedi foto nel post PUNTO DI PARTENZA).
Il nostro progetto stravolge completamente (per fortuna) la divisione degli ambienti per cui abbandoniamo immediatamente l'idea di mantenere i pavimenti originali.

Il primo pensiero è quello di demolire tutto rifacendo anche il massetto in modo da poter eventualmente inserire anche il riscaldamento a pavimento, ma poi cominciano ad insinuarsi i primi dubbi:
 - togliere 220mq di pavimenti è davvero un lavoraccio (per giunta con un suo costo!)
 - i vicini del piano di sotto perderebbero l'udito (e anche la pazienza) durante la fase di smantellamento dei pavimenti
 - si potrebbe rischiare di fare qualche danno al piano di sotto non conoscendo bene lo stato dei solai?

Alla luce di queste considerazioni e constatando che i soffitti sono alti oltre i 3,10m optiamo per una copertura del pavimento esistente con isolanti vari e quanto espressamente indicato per aggiungere il riscaldamento a pavimento, il passaggio dell'impianto elettrico e ,successivamente, il nuovo pavimento.

Il vantaggio di questa procedura consiste anche nel fatto di poter fare lo stesso lavoro sulla terrazza sul piano, inserendo anche il riscaldamento in modo da essere cablati nell'eventualità di chiudere tutto e ricavare una stanza in più.
Tutto ciò comporta che la casa sarà "sopraelevata" di una quindicina di cm con conseguente formazione di un gradino all'ingresso (il punto esatto è da valutare).

Una considerazione da fare riguarda le 3 porte finestre che andranno alzate da terra di 15cm per poggiare sul nuovo pavimento.

Tutto sembrava andare liscio fino all'inizio dei lavori, quando ci rendiamo conto che, per una particolare conformazione dei cassoni delle serrande e delle travi non è possibile alzare le finestre!!! GRRRR!!!
Andranno ricomprate della nuova misura o, se possibile, tagliate...
...ai posteri l'ardua sentenza!

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